Io
1988 (dic-88) - Milano
INTRODUZIONE:
1) è l'autodeterminazione che fornisce la base ideale per l'autoaffermazione, la cui dinamica agisce quale catalizzatore per il gesto del puntare il dito verso me stesso e di dire “Io”. Questo gesto è la manifestazione della mia autodeterminazione, conferitami dalla Luce.
2) L'autoaffermazione, come unico valido modo di vivere, ha uno spettro di due bande. Alla prima appartiene ciò che dobbiamo fare, mentre alla seconda appartiene ciò che non dobbiamo fare.
3) L'unica realtà che appartiene a questa dimensione viene chiaramente espressa nell’affermazione: “mai, mai obbedire”. In altri termini, l'autoaffermazione esige il riconoscimento della sacralità della disobbedienza! Dobbiamo essere molto svegli di fronte al pericolo dell'obbedienza. L'essere umano ha la Luce divina dentro di sé e dove, nel campo della Creazione, troviamo un'autorità più grande della Luce che possa avere la presunzione del comando sull'essere umano?