Il bisogno Reale

 1986 (giu-86) - Milano

INTRODUZIONE:

Quando parliamo dei nostri bisogni, normalmente il nostro pensiero non va oltre i limiti della banalità e rimane strettamente limitato all'utilità esistenziale degli oggetti, nella vita di ogni giorno. Per esempio, devo comprare una pelliccia? Dovrei viaggiare in prima classe in treno o anche la seconda classe mi può portare alla mia destinazione? Spenderò denaro in caviale o basta la trota? Devo comprare un divano elegante per il salotto? E così via.

È in questo modo che i nostri pensieri rimangono confinati negli stretti limiti della vita quotidiana, così come l'atto del giudicare. Per quanto concerne l'atto del giudicare, ci troviamo faccia a faccia con la brutale realtà che nessun atto di giudizio è mai obiettivo e che non corrisponde mai e poi mai all'effettivo bisogno. Perciò, dobbiamo trovare una risposta ai due fondamentali interrogativi. Il primo è: cos'è che definiamo come bisogno reale? Il secondo è: come essere in grado di giudicare obiettivamente la validità di un bisogno?

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